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sabato 22 ottobre 2011

DONAZIONI DI ORGANI : si può fare di più!


(22 ottobre 2011) STRASBURGO –
L’Italia è protagonista di un vero e proprio paradosso: secondo il nuovo Rapporto mondiale sui trapianti, presentato oggi a Strasburgo in occasione della XIII Giornata europea della donazione e del trapianto di organi, nonostante il nostro sia uno dei paesi dell’Ue con il maggior numero di trapianti eseguiti all’anno, ha visto infatti morire nel 2010 ben 511 pazienti in lista d’attesa.

Se ci si sofferma su alcuni esempi, si legge nel rapporto che in 195 erano in attesa per un fegato “nuovo”, in 159 sono deceduti mentre aspettavano invano il trapianto di un rene. Ancora: 98 persone necessitavano di un cuore, ma non ce l’hanno fatta, mentre in 59 attendevano l’ok per un trapianto di polmoni.
Scorrendo le pagine del Rapporto mondiale sui trapianti curato dal direttore dell’Organizzazione spagnola per il trapianto, per conto del Consiglio d’Europa e pubblicato lo scorso mese di settembre, si nota come in Italia esista una vera e propria forbice tra le regioni.

Nel primo semestre 2011, tuttavia, è stata la Toscana a stabilire il record di 69,7 donatori su un milione di abitanti, contro il dato generale in Italia che è di 33. Sempre la Toscana ha fatto registrare 42,7 trapianti procurati, 37,3 effettivi e 31,9 utilizzati, quando invece il dato nazionale è, rispettivamente, di 17,3, 15,8 e di 14,9.

Restando sempre in ambito sanitario, secondo il rapporto dell’Istat “Noi Italia”, più precisamente andando a spulciare i dati relativi all’offerta ospedaliera nel nostro paese, si legge che per quanto concerne i posti letto nell’Ue allargata a 27 Stati, nel 2008 l’Italia con 3,7 ogni mille abitanti è al di sotto della media europea di 5,6, risultando tra l’altro fra gli Stati con l’offerta ospedaliera più bassa. È pur vero, tuttavia, che una simile situazione è collegata oltre che a storiche carenze strutturali nelle diverse aree del paese, anche alle politiche sanitarie nazionali e regionali volte al massimo risparmio.
Donato Capozzi
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